L'ottimismo della volontà, la speranza, la convinzione che l'automobile sia ancora – nonostante tutto – capace di far sognare. Sono le linee guida dell'edizione 2008 del Motori Show di Bologna, la 33a e prima interamente "targata" Gl Events, grande gruppo francese che dal luglio 2007 controlla Promotor International, storica organizzatrice dell'appuntamento bolognese inserito per il terzo anno nel calendario Oica, l'Organizzazione mondiale dei costruttori che "certifica" il respiro internazionale dei saloni dell'auto.
La rassegna, che aprirà i battenti al pubblico dal 5 al 14 dicembre (i biglietti – che si possono acquistare anche online sul rinnovato sito – costano 24 euro, 20 per ragazzi tra 7 e 13 anni e per le donne nei giorni festivi e prefestivi), vuole guardare al di là della crisi. E non lesina l'impegno (17 milioni di investimento tra organizzazione dell'area espositiva e comunicazione) per riaffermare che la futura fase di crescita di un settore storicamente ciclico troverà alimento in quel modo nuovo di concepire l'auto – più sicura e rispettosa dell'ambiente, meno assetata e invasiva – vaticinato da molti addetti ai lavori. Spazio, quindi, a innovazione ed ecologia.
La prima protagonista dell'Innovation Cube, primo appuntamento con l'ambizioso progetto sviluppato congiuntamente da Promotor e H2 Roma, la manifestazione che si è svolta una decina di giorni fa nella capitale e che in tema di auto pulita e mobilità sostenibile è diventata un punto di riferimento di livello internazionale. Nel Cube – che deve il nome alla forma della struttura espositiva – i visitatori potranno scoprire il futuro prossimo delle quattro ruote in tema di sicurezza, ecocompatibilità, infomobilità e design attraverso le proposte di case auto, fornitori, istituti di ricerca indipendenti. E per il secondo anno consecutivo Ecocity si propone di verificare lo stato dell'arte di due alimentazioni alternative già disponibili, la cui popolarità è in Italia particolarmente elevata: metano e Gpl.
Queste finestre sul futuro non snaturano la tradizionale fisionomia del Motor Show, che rimane un appuntamento irrinunciabile per gli appassionati di auto: oltre cento le anteprime, tra cui sette mondiali e nove europee, il consueto ricchissimo panorama di competizioni a due e quattro ruote, in pista e su sterrato, la possibilità quasi unica di provare gran parte delle vetture esposte nelle aree esterne il cui numero quest'anno è ulteriormente cresciuto.
La sfida della 33a edizione è in fondo proprio questa: far balenare qualche spiraglio di azzurro tra i nuvoloni neri che si addensano sul mondo dell'auto. Una sfida che trova fedele espressione a Bologna, dove alcune dolorose rinunce – determinate dalla necessità di tagliare i costi laddove possibile – sono compensate da ritorni importanti e da debutti eccellenti che hanno portato a 51 il numero dei brand presenti, che valgono il 94,4% del mercato automobilistico italiano.
Sulle novità, i temi e le proposte anche "culturali" del Motor Show torneremo nel Rapporto Auto che sarà allegato al «Sole-24 Ore del Lunedì» del 1° dicembre, quando la pagina dei Motori si prenderà una giornata di... vacanza.
